Confcommercio Provinciale di Livorno, assieme al proprio partner Turbo, invitano al seminario per far crescere il business della propria attività attraverso le opportunità offerte dal mondo digitale senza perdere di vista le accortezze legali da adottare.

0001Il seminario, aperto a tutti e completamente gratuito, avrà luogo lunedì 29 ottobre 2018 dalle 10 alle 12.

Indicazioni per iscriversi sul volantino allegato!

 

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Cessione diritti d’autore: contratto e fiscalità – PMI.it

Il contratto di cessione dei diritti d’autore è uno dei mezzi che regolano le collaborazioni giornalistiche ed editoriali: normativa e trattamento fiscale.
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In Cina maxi-multa a 3 imprese, copiato logo scarpa New Balance

Un tribunale cinese ha condannato 3 imprese a pagare 10 milioni di yuan per aver violato i diritti di New Balance, avendo prodotto scarpe con il marchio New Boom, con logo quasi identico e stile e prezzo confondibili.
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Testarossa non è più della Ferrari: miti dell’auto a rischio, i loro nomi potranno usarli tutti

2CV, Topolino, R5, Miura, Daytona, Siver Shadow e molti altri sul mercato. Il tribunale ha deciso: “Per tutelare un marchio non bisogna solo possederlo, bisogna anche usarlo” Foto
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Quando il conduttore può far valere i gravi motivi per receder | Quotidiano Giuridico

In tema di recesso anticipato del conduttore ad uso diverso da quello abitativo, ai sensi dell’art. 27, comma 8, L. n. 392/1978, quando i gravi motivi sopravvenuti dedotti dal conduttore…
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Ambito di tutela del marchio oltre il rischio di confusione | Quotidiano Giuridico

Non solo tutela extra-merceologica del marchio che gode di rinomanza (la cui nozione è ancora di incerta definizione in giurisprudenza) ma anche…
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Un post su Facebook non è mai veramente riservato ai soli “amici”, anche se è pubblicato in un profilo “chiuso”.

Il principio è stato affermato dal Garante privacy in un provvedimento con il quale ha ordinato a una donna la rimozione dalla propria pagina Facebook di due sentenze, sulla cessazione degli effetti civili del matrimonio, in cui erano riportati delicati aspetti di vita familiare che riguardavano anche la figlia minorenne.

L’Autorità – intervenuta su segnalazione dell’ex marito che lamentava una violazione del diritto alla riservatezza della figlia – ha ritenuto che la divulgazione dei provvedimenti giurisdizionali in questione fosse incompatibile con quanto stabilito dal Codice privacy.

Non può essere provata infatti, sempre secondo il Garante, la persistente natura chiusa del profilo e la sua accessibilità a un gruppo ristretto di “amici”, perché il profilo è facilmente modificabile, da “chiuso” ad “aperto”, in ogni momento da parte dell’utente.

Vi è, inoltre, la possibilità che un “amico” condivida il post con le sentenze sulla propria pagina, rendendolo visibile ad altri iscritti, determinando così una possibile conoscibilità “dinamica”, più o meno ampia, del contenuto che può estendersi potenzialmente a tutti gli iscritti a Facebook.

Fonte: Garante privacy

Amazon amplierà il suo programma per il ritiro di prodotti contraffatti a partire dalla primavera, nel quadro degli sforzi che sta mettendo in pratica volti ad assicurare ai proprietari dei brand che il sito di vendite online è più un alleato che una minaccia.

A partire dal mese prossimo qualsiasi marchio potrà registrare il proprio logo e la sua proprietà intellettuale con Amazon, in modo che l’azienda possa rimuovere più facilmente dei prodotti dalle liste ed eventualmente chiudere degli account di venditori quando vengono identificati dei prodotti contraffatti.

Questo registro dei marchi, che attualmente si trova in fase di test, sarà reso disponibile gratuitamente in America del Nord, ha inoltre precisato Peter Faricy durante una presentazione tenutasi al Shoptalk di Las Vegas.

I compratori, i marchi o Amazon stesso possono segnalare gli articoli contraffatti grazie al registro dei marchi, che è stato sviluppato dal gruppo statunitense nel corso del 2016. Amazon propone inoltre ai marchi il programma “Transparency”, che permette loro di apporre un codice sull’imballaggio consentendo agli acquirenti di confrontare l’acquisto con delle informazioni ufficiali.

Secondo Peter Faricy, gli sforzi per la lotta contro la contraffazione sono ancora agli inizi. “non penso che si tratti del genere di cose che hanno una fine”, ha infatti puntualizzato.